segue da Libellula
rubrica di posta dei lettori
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Max
...ecco.
Io
dovrei rappresentare la parte maschile, il pezzetto nero del Tao (o quello
bianco?), lo Yan (o lo Yin?), e Alice mi fa fare subito la parte dello
schizzinoso che vede il fegato con schifo...
Tutt'altro!
Conscete
“Max” di Paolo Conte? Ecco.
...però
sono anch'io curioso di leggervi, se
ci scriverete, e anche io sono d'accordo nel rivolgere questa rubrica sia ai
singles che a chi non lo è, anche perché matematicamente ciò appare come voler rivolgere la rubrica “a tutti” (e quindi
avere maggior speranza di ricevere qualcosa da qualcuno fra lettrici e lettori,
qualcuno che almeno colmi le lacune del sottoscritto in materia di filosofie e
simbologie orientali!).
Io
aggiungo di rivolgermi anche a chi non è né single né accoppiato, a chi è
incerto e indeciso in ogni settore, a chi subisce la vertigine della
molteplicità di vie che sempre ci si parano davanti, a chi crede nell'amore
libero o a chi si crede libero dall'amore, a chi aspettando gode e a chi, nel
frattempo, s'è digerito il cuore, a dispetto di questo presuntuoso Herr
“Schumm” che suppone d'aver trovato una “Soluzione”, sancta simplicitas!
Bastasse una boccettina...
C'era
un brandello di fascino, però, nell'idea originale di Alice, “la posta del
fegato”: cioè, che ammetterete d'aver fegato nello scriverci, tuttavia, perché
un po' d'ironia e di buffe spine le nostre risposte l'avran sempre, siamo gatti
acciambellati in attesa delle vostre lettere, ma di tanto in tanto indossiamo
sull'anima ginocchiere di carta vetrata.
Se
quindi proprio ve la sentite, e immaginate che chiacchierare di sentimenti con
questi due abbia un suo perché, Alice e Max sono
qui.
Un
bacio alle lettrici, e molta simpatia ai lettori.
Max.
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